Conclusioni

L’impiego delle tecniche di Domain-Driven Design ha permesso di comprendere in modo approfondito un dominio complesso come quello sanitario. In particolare, grazie alle tecniche di Knowledge Crunching utilizzate nei primi meeting, è stato possibile comprendere il funzionamento attuale e il funzionamento atteso del sistema oltre che i processi, le responsabilità e il linguaggio tecnico. L’utilizzo di un sito di progetto su Confluence e di strumenti come Miro e Figma ha permesso da un lato di simulare un contesto reale, mentre dall’altro ha semplificato la collaborazione e permesso una condivisione della conoscenza tra i componenti del team.

Inoltre, l’utilizzo degli elementi del design strategico del DDD, in particolare l’identificazione dei sottodomini e la progettazione dei bounded context con le relative relazioni espresse nella Context Map, ha permesso una migliore gestione della complessità evitando al tempo stesso di inserire ambiguità nella conoscenza e nella progettazione.

Infine, l’utilizzo di pratiche di DevOps e la progettazione di pipeline di Continuous Integration hanno evitato la ripetizione di attività manuali come l’analisi statica del codice, l’esecuzione di test di regressione ed il rilascio e delivery del software, automatizzando così i processi ed aumentando la qualità e la produttività.